L’ex uomo simbolo della Fiorentina riavvolge il nastro della sua carriera, rivendicando con orgoglio tutte le scelte effettuate
Gabriel Batistuta, nato a Reconquista 50 anni fa, è senza ombra di dubbio uno dei calciatori più importanti della gloriosa storia della Fiorentina. Un bomber come pochi che, nonostante le offerte milionarie dei migliori club del pianeta, ha deciso di regalare al popolo viola i migliori anni della sua carriera. In due anni e mezzo a Roma avrebbe poi vinto un favoloso scudetto, approdando all’Inter già in fase calante. In una intervista concessa in occasione dell’America Business Forum, l’ex punta dell’albiceleste ha ricordato il periodo italiano, rivendicando tutte le scelte compiute in carriera.
Batistuta: “Il Milan mi ha cercato…”
“Non ho vinto quasi nulla – ha affermato con orgoglio ai giornalisti Batigol – ma mi considero un vincente. Lo sono perchè ho fatto in modo che la Fiorentina lottasse contro le squadre più potenti“.
“Quando ero a Firenze – ricorda El Bati – mi hanno cercato big come Real Madrid, Manchester United e Milan, ma alla fine ho preferito la tranquillità dell’ambiente viola. Se fossi andato al Real Madrid avrei vinto di sicuro e avrei segnato più di 200 gol, ma mi sarei annoiato. Stesso discorso al Milan“.
Gabriel Omar Batistuta, i numeri di una grande carriera
Batistuta ha giocato in Serie A con le maglie di Fiorentina, Roma e Inter. Sono 318 le sue presenze nel massimo campionato italiano, con 183 gol e 5 assist. A queste vanno aggiunti i 25 gol in 41 incontri di Coppa Italia (vinta con la Viola nel ’96), le 6 reti in 27 partite di Champions, 4 gol in Coppa delle Coppe, 2 in Uefa, 2 in Supercoppa italiana e anche 16 marcature in Serie B nella stagione 93-94.
Con la nazionale dell’Argentina Batigol ha vinto due Copa America (91-93), più una Confederations Cup nel ’92. E’ il secondo marcatore di sempre, dietro Messi, con 54 gol in 77 incontri.